Descrizione Opera / Biografia
Mettere una fotografia dentro una cornice sotto vetro serve a tenere visibile, e quindi viva, la memoria della persona ritratta o quel particolare momento vissuto. Il vetro rende possibile una sorta di conservazione dell’immagine.
Con la volontà di creare una stratificazione e una profondità sopra a fotografie ritrovate, ho tagliato dei vetri secondo le proporzioni delle immagini stesse e su ognuna di esse ho sovrapposto i vetri l’uno all’altro.
Attraverso questo gesto ripetuto molteplici volte ho ottenuto delle piccole torri, portatrici di diversi significati.
Più vetri impilati l’uno all’altro sono presenti, più l’immagine stessa risulta evanescente, mettendo in evidenza che il tentativo di preservare quell’attimo rubato dalla fotografia risulta fallimentare.
Dall’altra parte, più vetri sovrapposti sono presenti, più la nostra stessa immagine viene specchiata rendendo difficoltoso vedere l’immagine fotografica.
Il tentativo di conservare l’attimo, attraverso l’atto del mettere sotto vetro le immagini, è vano. Quasi come se ci fosse una duplice natura della visione che oscilla tra la volontà di cattura propria dell’atto fotografico e la nostra presenza.
Le fotografie scelte fanno parte della cosiddetta fotografia vernacolare e appartengono sia al mio archivio famigliare sia al mio archivio di fotografie trovate.
La serie completa è composta da ventuno piccole ’torri’ che ho realizzato in gruppi da sette. Il numero sette, secondo una visione sistemica, è il numero di generazioni di antenati che hanno un’influenza su di noi.
Nella fotografia allegata sono riprese tre ’torri’ della prima serie da sette realizzata.
Roberta Casadei, 1985, si diploma al Liceo Artistico P.L.Nervi di Ravenna (2004), consegue il diploma di I livello all’Accademia di Belle Arti di Bologna con indirizzo sperimentale di restauro (2008) e il diploma di II livello in Mosaico e Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna (2025).