Descrizione Opera / Biografia
L’opera fa parte del progetto ”Le età della violenza”, in cui una serie di staged photos fa riaffiorare dall’inconscio collettivo i resti sublimati di esecuzioni della pena di morte attraverso immagini in cui le nostre vite quotidiane, il nostro benessere, i nostri riti mostrano il loro lato oscuro e diventano allegorie di diverse modalità con cui vengono giustiziati i condannati.
Roberto Solomita ha iniziato a scattare e stare in camera oscura molto presto, coinvolto dalla passione per la fotografia di suo padre.
Parallelamente agli studi in Scienze Politiche all’Università di Bologna ha lavorato come fotografo professionista, attività che ha proseguito fino all’impegno a tempo pieno nella politica e amministrazione locale.
Dopo avere frequentato il corso di Fotografia Documentaria e Fotogiornalismo alla Fondazione Marangoni di Firenze con il Collettivo TerraProject e il Master in Fotografia Contemporanea a Spazio Labò di Bologna con Mustafa Sabbagh, ha intrapreso un percorso personale nell’ambito della staged photography.