OPERA IN CONCORSO | Sezione Grafica

 | Paesaggi organici

Paesaggi organici
serie di 4 acquerelli su carta,
18 x 25 cm

Sara Basta

nato/a a Roma
residenza di lavoro/studio: Roma, ITALIA


iscritto/a dal 30 apr 2024

http://www.sarabasta.it


visualizzazioni: 136

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Descrizione Opera / Biografia


Paesaggi organici del 2024 è una serie di acquerelli su carta che analizza alcuni elementi dello spazio domestico. Soggetti della serie sono gli scarti prodotti quotidianamente durante la preparazione dei pasti. Attraverso la pittura gli scarti organici vengono ricollocati e da rifiuti tornano ad essere materialità vitale, rientrano all’interno di un ecosistema, diventano paesaggi, nature vive, niente affatto morte. Gli scarti organici sono soggetti pittorici che trovo nello spazio domestico, in quel luogo in cui rientrano quelle pratiche normalmente svalutate come cucinare, pulire, lavare. Dipingere la sostanza di quel luogo diventa per me un posizionamento politico, simbolico e concreto allo stesso tempo. Lo spazio domestico, da luogo storicamente svalutato diviene spazio generativo.
Bio: Sara Basta, artista visiva di base a Roma.
Lavora principalmente a ricerche che implicano la costruzione di reti e collaborazioni. Attraverso molteplici pratiche e differenti media tra cui disegno, ricamo, installazione e performance, analizza i diversi aspetti dell’interdipendenza e della cura, che caratterizzano la complessità delle relazioni. Conduce un laboratorio di pittura nel SPDC dell’ospedale San Filippo Neri di Roma all’interno di un progetto sperimentale contro il contenimento fisico. É docente a contratto nel biennio specialistico in Arte per la Terapia presso L’Accademia di Belle Arti di Roma. Fa parte del collettivo di artiste The Glorious Mothers, gruppo di ricerca sulla genitorialità critica. Tra gli ultimi progetti: ArtVerona, sezione LAB, a cura di Giulia Floris; Acquadolce, a cura di Cantieri d’Arte, workshop e mostra presso Biancovolta (VT); Letture acquatiche della buona notte, performance a cura di Iuno per il Festival Des Cabanes di Villa Medici, Roma; Dove finisce la città vol. I e vol. II pratiche artistiche tra urbano e rurale nello spazio pubblico, a cura di Cantieri d’Arte, Viterbo (2023). Il Giardino Libernautico mostra collettiva a cura di Elena Bellantoni, Fondazione Baruchello di Roma; La Prima Madre, mostra personale a cura di Cecilia Canziani e Costanza Meli, Fondazione Pastificio Cerere, Roma; Hey Mummy, a cura di Caroline Bravo e Sandrine Follère, 59Rivoli Parigi, Francia (2022). Magic Carpets Landed, mostra collettiva a cura di Benedetta Carpi De Resmini, Picture Gallery di Kaunas, Lituania; Babies are Knoking, mostra collettiva a cura di Veronica He, Pia Lauro e Chiara Vigliotti, Studio Stefania Miscetti, Roma; Seminaria Sogniterra, Festival di Arte Ambientale, a cura di Marianna Fazzi e Isabella Indolfi, Maranola (FR) (2021). Della morte e del morire residenza a cura dell’Associazione Culturale Tenuta dello Scompiglio, Lucca (2020).