Descrizione Opera / Biografia
Pierre Louys nel “Manuel de civilité pour
les petites filles” racconta:
“Doveri nei confronti di Dio. Rendetegli grazia per avervi istillato il desiderio di godere e per aver creato mille modi per farlo.”
In questo lavoro l’artista prende spunto da riviste erotiche degli anni 80, periodo in cui la sessualità veniva vissuta diversamente da ora. La donna diventa luogo di conforto fisico ed emotivo, in lei risiede il potere di eccitare ma anche la capacità sensibile di comprendere. Lo sguardo della protagonista rivolto allo spettatore lo interroga, o lo provoca? Pone domande senza filtri come senza filtri appaiono le modelle in posa nelle riviste. Ci pone di fronte all’intimità: la nostra e quella fotografata in prima pagina nelle copertine.
E come suggerisce Louys: ‘Non dite “vado a masturbarmi”. Dite:
“vado e vengo”.
Valeria Pin è un’artista italobrasiliana che nasce a Venezia nel 1998, nel 2024 consegue il diploma di primo livello in pittura, attualmente frequenta il corso di pittura magistrale nell’atelier F con i professori Carlo di Raco e Martino Scavezzon. Lavora nello studio artistico zolforosso con sede a Venezia.
Dal 2020 al 2024 ha partecipato a “Extra Ordinario Workshop”, a cura di Daniele Capra,
Nico Covre e Vulcano Agency, padiglione Antares, Marghera, Venezia. Nel 2022 partecipa a “Bloom”, in collaborazione con Jaša Mrevlje Pollak, Kino Šiška, Ljubljana, Slovenia. Nel 2023 prende parte a “Pulsar, Openstudio di Progettoborca”, a cura di Gianluca d’Inca Levi, Teresa de Toni e Stefano Collarin, presso l’Ex Colonia Eni e Villaggio di Corte di Cadore, Belluno. Nel 2023 partecipa a “The Session
Project”, Kuhlhaus Berlin, in collaborazione con Jaša Mrevlje Pollak, a cura di Mattia Varini, Berlino. Nel 2024 partecipa a “Gemmazione, Cristalli Sparsi”, Openstudio di Progettoborca, Ex Colonia e Villaggio di Corte di Cadore, Belluno.