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L'ARTISTA  Sezione Pittura

Massimiliano Ferragina

nato/a a: Catanzaro

residenza di lavoro/studio: Roma (ITALIA)

iscritto/a dal 05 mag 2012

Le opere

Massimiliano Ferragina | Fuga

vedi ad alta risoluzione

Fuga
acrilico, tela
120x70

Massimiliano Ferragina | Viscere

vedi ad alta risoluzione

Viscere
acrilico, tela
100x100

Massimiliano Ferragina | Arlecchino dimesso

vedi ad alta risoluzione

Arlecchino dimesso
acrilico, tela
100x60

Biografia

MASSIMILIANO FERRAGINA
Nato a Catanzaro nel 1977, vive a Roma dove ha conseguito la laurea in filosofia e in teologia e dove attualmente insegna religione cattolica. I suoi studi influiscono moltissimo sull’espressione artistica. L’arte della pittura inizia a tormentarlo sin dall’infanzia che trascorre nelle botteghe degli artisti pittori locali (Girifalco CZ) dove ha potuto conoscere le tecniche base e la potenza del colore, nonché, entrare in contatto con le profonde dicotomie degli artisti. Con il desiderio ingenuo e innato di esprimersi dipinge il mondo del reale e contemporaneamente quello dell’impalpabile, mescolandoli, dove l’onirico diventa metafora del vero, i giochi cromatici indagano le emozioni, dove le relazioni orizzontali e verticali si annullano. La consapevolezza che traspare dalle sue opere è quella di considerare il mondo interiore umano come il motore immobile da cui scaturisce la storia. La tela diventa per l’artista il non luogo dove si concentrano le storie emotive altrui che diventano proprie, la pittura strumento di partecipazione di chi è e di chi è stato. La mescolanza dei colori esprime questo intreccio in libertà e senza costrizioni tecniciste. La sua sperimentazione pittorica cerca di catturare la storia emotiva e registrarla come storia dell’uomo. Nel 1999 un viaggio di tre mesi in Centro America suscita nell’artista una visione globale antropologica e da quel momento nelle sue opere il personaggio principale è sempre l’uomo come punto di domanda col suo cuore pulsante, umano e trascendente allo stesso tempo. La tela per l’artista è memoria storica emozionale, spazio sacro dove narrare l’uomo e renderlo eterno.