Premio Combat Prize

Annalisa Malaguti - Premio Combat Prize

OPERA IN CONCORSO | Sezione Pittura

 | I PARASSITI - METAFORA SUL GENERE UMANO

I PARASSITI - METAFORA SUL GENERE UMANO
acrilico e olio, tela
74 x 104 cm

Annalisa Malaguti

nato/a a Bologna
residenza di lavoro/studio: Forli, ITALIA


iscritto/a dal 13 apr 2016


visualizzazioni: 1025

SHARE THIS

Altre opere

 | I PARASSITI - METAFORA SUL GENERE UMANO - particolare

I PARASSITI - METAFORA SUL GENERE UMANO - particolare
acrilico e olio, tela
74 x 104 cm

 | SUSHI FAST

SUSHI FAST
pesci in creta modellata e dipinta a olio, inseriti dentro a barattoli di vetro con cera gel, 15 barattoli in vetro
ogni barattolo: h 9 x diametro 7,5 cm

 | PESCI ROSSI

PESCI ROSSI
olio su lastre in vetro inserite dentro a bottiglie di vetro trasparente, 3 bottiglie in vetro
ogni bottiglia: h 30 x diametro 7 cm

Descrizione Opera / Biografia


Descrizione dell’opera:
I topi dipinti stanno mangiando un pezzo di formaggio e altri topi stanno arrivando, nessuno di loro sembra rendersi conto che stanno divorando anche il luogo stesso in cui si trovano; la tela su cui sono dipinti ha infatti dei buchi reali, presto non resterà nulla. Come descrive il titolo, quest’opera è una metafora sul comportamento dell’uomo, spesso il peggior parassita di se stesso e dei luoghi che abita.
Biografia:
Sono nata nel 1975 a Bologna, la mia famiglia si è poi trasferita a Forlì nel 1980, dove ho frequentato l’Istituto Statale d’Arte e dove ho conosciuto il Maestro Daniele Masini, artista che mi ha aiutata molto nell’incanalare le mie doti artistiche.
Ho proseguito gli studi presso l’Accademia di Belle arti di Bologna conseguendo il diploma nel 2000 con il massimo dei voti nella specializzazione per Decorazione, accanto al Professor Claudio Rosi degli Esposti
La mia ricerca artistica, dopo i primi anni di “confusione” si è concentrata sulla bellezza della natura. Ma non la natura “copiata” così come si presenta ai nostri occhi, bensì studiata e rivisitata anche con un pizzico di ironia.
Ho sempre amato il surrealismo e le visioni oniriche ed improbabili di Salvador Dalì e Renè Magritte: sulla falsa riga dell’ispirazione di questi grandi Artisti nascono i primi dipinti e disegni con le mie rane e lucertole, poi i topi, poi i pesci e le mosche, sempre presenti.
Già durante gli anni di formazione presso l’Istituto d’Arte, ho iniziato a partecipare a numerose mostre collettive e concorsi di pittura e fotografia sul territorio nazionale e internazionale ottenendo spesso buoni risultati.
La mia attività artistica si è però interrotta nel 2002, da quando cioè insieme ad una socia, abbiamo intrapreso una attività di artigianato artistico: Fattoamano; azienda che abbiamo costruito e cresciuto faticosamente fino al 2010.
A febbraio dello stesso anno le difficoltà economiche e personali mi hanno vista costretta ad uscire dalla società e a cambiare drasticamente vita.
Ho iniziato a lavorare come arredatrice presso un negozio di arredamenti di Cesena, lavoro a me totalmente sconosciuto fino a quel momento ma che mi ha appassionata moltissimo.
Questo periodo ha segnato una pietra miliare per la mia formazione personale: il cambiamento repentino di attività lavorativa, un trasloco, persone nuove con cui rapportarmi.. a differenza di quel che spesso accade, per me è stato un periodo splendido di rinascita e positività e probabilmente anche essere single e non avere impegni familiari mi ha molto agevolata, per fortuna.
In quel periodo ho ricominciato a dipingere, dopo circa 10 anni, ed è stato un po’ come ripartire dallo stesso punto in cui mi ero interrotta.
Per me dipingere e negli ultimi tempi giocare con i materiali, è anche un modo per esprimere positività e serenità a chi osserva le mie opere, attraverso i miei “animaletti” che, fissati su una tavola di legno mentre mangiano, o dentro ad una teca con sabbia e mosche oppure ancora dentro a barattoli e bottiglie di vetro, sembrano dire: non prendertela se qualcosa ogni tanto va storto. Tra un giorno, un mese o 10 anni ti renderai conto che non valeva comunque la pena arrabbiarsi e rovinarsi una giornata. E allora sorridi e fermati cinque minuti di fronte a me, alla natura nella maestà dei suoi millenni e nella semplice serenità dei suoi animaletti.
Le mie opere sono questo, un elogio alla natura, che va rispettata e conservata in questo mondo abitato da una miriade di esseri viventi dove l’uomo sembra essere l’unico animale pensante ma spesso ospite non invitato che ha inquietanti comportamenti parassitari...
Ecco, questo è il riassunto di chi sono.
Una giovane quarantenne che ogni tanto ricomincia da capo e ci fa su una risata mentre una lucertolina esce dal pennello e si arrampica su un suo quadro a caccia di mosche che intanto si fanno beffe di un pesciolino rosso dall’altra parte del vetro....