EUGENIO COPPO
SPINTA DI ARCHIMEDE 1.12 è un’opera scultorea cinetica ispirata ad uno dei più noti principi scientifici.
Archimede, come sappiamo, fu uno dei più noti scienziati dell’antichità che gettò le basi per lo sviluppo delle più importanti discipline scientifiche trattando, tra l’altro, la geometria , la matematica, la meccanica, l’idrostatica.
L’opera scultorea in oggetto fa parte di una più ampia collezione di sculture di “carattere scientifico” ispirate, per l’appunto, alle varie discipline trattate dal grande scienziato Siracusano.
Ed è proprio all’idrostatica, che deriva dagli studi di Archimede sui “corpi galleggianti”, che l’opera denominata “SPINTA di ARCHIMEDE” si ispira ed in particolare al principio in base al quale «ogni corpo immerso parzialmente o completamente in un fluido (liquido o gas) riceve una spinta verticale dal basso verso l’alto, uguale per intensità al peso del volume del fluido spostato».
Si tratta di una composizione cinetica nella quale, all’interno di un grande cilindro in plexiglass colmo di acqua, una cupola viene spinta verso l’alto da uno spettacolare flusso di aria prodotta ad intervalli di tempo per poi ridiscendere al cessare del getto di aria.
Eugenio Coppo, l’artista autore dell’opera, è un architetto che da diversi anni opera nel campo della divulgazione scientifica avendo progettato e costruito diversi exhibit scientifici interattivi destinati ai più importanti musei scientifici; allo stesso tempo ha sempre svolto l’attività artistica realizzando una vasta produzione di sculture ed avendo preso parte a diverse mostre collettive e personali.
In questo ultimo periodo professionale sta sviluppando un nuovo genere frutto dell’unione delle due attività, quella artistica e quella scientifica, dando così origine a questo nuovo filone di opere di grande impatto verso il fruitore finale di cui fa parte quella qui presentata.