Premio Combat Prize

CretattivA - Premio Combat Prize

OPERA IN CONCORSO | Sezione Scultura/Installazione

 | L’abbraccio

L’abbraccio
modellazione dell’argilla direttamente su radice, radice d’albero recuperata dal fiume (non lavorata) e base di ferro invecchiato naturalmente
cm: h75 x 30 x 20

CretattivA

nato/a a Piombino (LI)
residenza di lavoro/studio: Milano, ITALIA


iscritto/a dal 27 dic 2015

http://www.lucatongiorgi.com


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Altre opere

 | Semia Dea della Terra (mitologia etrusca)

Semia Dea della Terra (mitologia etrusca)
modellazione dell’argilla direttamente su radice, parziale di filare recuperato dal fiume e non modellato
cm: h60 x 45 x 35

 | Salto quantico

Salto quantico
modellazione dell’argilla direttamente su radice, radice d’albero recuperata dal fiume (non lavorata) e base in ferro (di recupero) invecchiato naturalmente
cm: h65 x 30 x 20

 | Il volto (serie Metamorfosi)

Il volto (serie Metamorfosi)
modellazione dell’argilla direttamente su radice, radice d’albero recuperata dal fiume (non lavorata) e base in ferro (di recupero) invecchiato naturalmente
cm: h20 x 15 x 15

Descrizione Opera / Biografia


La scultura e la sua tridimensionalità suscita il senso della presenza: ciò che non era ora è. Suscita la possibilità di toccare in chi osserva...si dimostra reale all’inconscio.
Questo realismo di sempre unito al messaggio dell’opera e del lavoro artistico vogliono essere a sostegno dei temi contemporanei inerenti la salvaguardia della Natura: è reale e possibile operare in armonia con Essa.
”L’abbraccio”, come tutte le altre opere, è il completamento di un immagine già presente nella radice. Allo stesso tempo ne ”L’abbraccio” la poesia si concretizza in un abbraccio reale fra Natura e uomo-artista. Per questo ritengo che porti con se il messaggio più profondo di tutto il lavoro.
Gli aspetti tecnici:
le opere sono legate da un processo produttivo con cui si aspira ad ottenere un prodotto finale del quale sia i materiali che le azioni
svolte al suo compimento sono in linea con l’etica dell’eco-compatibile e del “bio”.
Di fatto le definisco opere di bio-arte.
Il riferimento al bio verte su quattro punti cardine principali, e sono:
1- le radici (la Natura) che sono al momento un prodotto di scarso utilizzo nel
settore della falegnameria (se si osserva l’estensione del mercato),
trovano qui una collocazione centrale-protagonista.
2- le basi in ferro sono il risultato dell’azione degli agenti atmosferici-naturali
(la ruggine non è ricavata mediante l’uso di acidi).
3- la struttura e/o finitura artistica è in terracotta non smaltata (1°fuoco).
4- il mastice creato ed utilizzato per unire legno e terracotta viene creato tramite il
recupero delle polveri di pulizia della radice stessa e collante vinilico a basso impatto ambientale.
La poesia......
è nel contrasto fra il casuale, il caotico e la violenza alle volte della Natura (la potenza del mare e del fiume) e la perfezione, l’ordine in cui sono collocate queste forme. Il silenzio, l’ascolto di se stessi e il letto del fiume testimone del passaggio di un Dio severo e poderoso: lasciti di questa forza sui piloni dei ponti ad altezze alle volte superiori ai quattro metri ed io “percettivo” di questo passaggio ricolloco con doveroso rispetto al suo posto la Natura.
Sfugge il pensiero al pensiero dell’uomo centro dell’universo.