Premio Combat Prize

De Angelis_Ambrosi - Premio Combat Prize

OPERA IN CONCORSO | Sezione Pittura

 | MADE IN CHINA

MADE IN CHINA
mista - acrilico - cartoni - carta, tela
150 x 100

De Angelis_Ambrosi

nato/a a Martinsicuro
residenza di lavoro/studio: Martinsicuro, ITALIA


iscritto/a dal 11 mag 2016

http://www.sandrodeangelis.it


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Altre opere

 | CODICE BINARIO

CODICE BINARIO
mista - acrilico - cartoni - carta, tela
150 x 100

 | DA VITRUVIO AD ITALO

DA VITRUVIO AD ITALO
mista - acrilico - cartoni - carta, tela
160 x 180

 | MERCIFICAZIONE

MERCIFICAZIONE
mista - acrilico - cartoni - carta, tela
150 x 100

Descrizione Opera / Biografia


Un’arte ricca, pura, fatta della stessa materia di cui si compongono le emozioni, questo è il risultato raggiunto dalla collaborazione di Sandro De Angelis e Romildo Ambrosi due grandi artisti del panorama contemporaneo che hanno fatto della loro diversità un punto di forza avviando una dialettica frenetica tra quegli immaginari opposti e profondi. Da una parte Ambrosi con il suo carattere introverso e schivo che si traduce in toni al limite del monocromatico, dall’altra, lo stile esuberante e coinvolgente di De Angelis espresso da contrasti cromatici forti e vivaci, che racchiudono in sé contaminazioni di quella giocosità e di quel fascino eclettico propri dell’ arte Pop.
L’incontro tra questi due artisti ha generato un processo “a quattro mani” necessario che vede come fine il ridare valore all’arte, non un mero valore economico ma ritrovare il giusto equilibrio e la purezza emotiva che l’arte offriva al pubblico. Riporre il business per ridare merito al tempo considerandolo come scrigno di attività, fatti ed emozioni. Questo lungo percorso di ricerca e confronto, ha fruttato una serie di quadri che racchiudono al loro interno tutta la forza scaturita dall’inesorabile scambio di informazioni, sia tra i due artisti nel privato, sia in un’accezione più generale che lo considera un “baratto” con il panorama contemporaneo uscendone come un prodotto ibrido che funge da mediatore tra la storia, con i suoi canoni estetici e l’odierna modernità con i suoi “concetti”, il suo linguaggio capitalistico, la mercificazione e i nuovi valori; ecco quindi comparire codici a barre alla base di un meraviglioso Vermeer, frammenti di spedizioni, loghi, marchi, stralci del quotidiano che s’impastano con i più alti valori estetici e iconici imbrigliando il formalismo della storia in un linguaggio inaspettatamente immediato che coinvolge l’osservatore in un attivismo ideale rivoluzionario contro il caotico disordine del presente. Ciò che propongono i due artisti, infatti, non sono soltanto immagini dipinte o prelevate dalla realtà, ma cartografie di viaggi immaginari tra passato e futuro che afferrano lo spettatore per mano e lo conducono in un itinerario infinito avvalendosi di una ricerca accurata di materiali: cartoni industriali, manifesti cinematografici o pubblicitari, codici a barre … Materiali poveri considerando la loro valenza economica, ma ricchi di un bagaglio simbolico forte e saldo nella cultura dell’oggi. Il cartone è da sempre sinonimo del trasferimento, dell’imballaggio, del viaggio, inteso come spostamento difficoltoso e crudo; quello che vede centinaia di figure stipate in terza classe speranzose di una vita migliore. Il viaggio analizzato in questa ricerca non è, quindi, quello di piacere, non è una mera vacanza, ma una fatica necessaria, utile ad un processo più vasto di evoluzione. Un’arte al servizio del popolo per condurlo in un processo assistito verso ricordi di un futuro prossimo o remoto.
“Opere ponte” o più semplicemente “portali” potrebbe essere questo il termine più appropriato per esprimere a parole quella profondità palpabile che si cela dietro la superficie piatta della tela. Uno spazio che sconfina dall’incorporeo alla materia, dal presente al futuro, dal privato al pubblico abbattendo quel confine di rispetto e rigore che molte volte la tela impone all’osservatore stesso ostruendo il dialogo. Al contrario le opere di De Angelis e Ambrosi ampliano e approfondiscono quel confronto definendo uno spazio contaminato e fertile.
La loro ricerca artistica diviene un percorso attivo e necessario evolvendosi in un’arte per le persone, “People’s Art”. Ecco il risultato della ricerca di De Angelis e Ambrosi, la creazione di una nuova corrente, anzi di un nuovo linguaggio che decripta il caos odierno semplificando l’overload di immagini a cui siamo sottoposti giorno dopo giorno per riordinarlo in un microcosmo risolto che è la tela donando a tutti la chiave di lettura necessaria per comprendere questo linguaggio artistico in modo da estendere la propria valenza espressiva e anche didattica, come fosse una guida che racconta il passato alla gente del futuro. Un processo di liberazione che vede l’arte e l’umanità come protagonisti assoluti riscattandone l’autentico valore emozionale, espressivo che è essenza propria di tali soggetti. Questi vengono messi a confronto, forzati in un dialogo processuale e profondo che ripercorre la storia dell’uomo e dell’arte mettendo da parte la reificazione del denaro che livella ogni cosa per far emergere tutte quelle sfumature, ormai invisibili. E allora ecco l’arte tornare alla sua essenza pura abbandonando quel suo falso stato di merce di scambio per tornare a essere emozione e comunicazione.
Dott. Giorgio Gregorio Grasso
storico e critico d’arte


Sandro De Angelis

Abruzzese, coniugato nasce a Martinsicuro ( TE )
nel 1966 e tuttora vi risiede. L’amore per la pittura nasce per gioco nel
1984 trasformandosi pian piano in passione pura, approfondendo poi gli studi sugli artisti impressionisti e di arte moderna.
Dipinge nel suo studio della casa paterna in Martinsicuro ove trae l’ispirazione per tutte le sue opere.

 


Romildo Ambrosi 

Nato  Bulach (Zurigo) nel 1965.

Diplomato presso il liceo artistico di teramo nel 1982 e successivamente laureato presso l’Università D’Annunzio di Pescara presso la Facoltà di Architettura.

Vive e dipinge Martinsicuro