Archivi e paesaggi della cura #01
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Archivi e paesaggi della cura #02
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Archivi e paesaggi della cura #03
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Archivi e paesaggi della cura #04
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Archivi e paesaggi della cura
Il progetto fotografico “hospitalia” è la ricerca in progress che Elena Franco sta conducendo dal 2012 sulle architetture ospedaliere europee, ricerca indipendente e personale che ha saputo, però, stimolare una messa in rete a livello internazionale e puntuali progetti di valorizzazione. Dopo aver indagato gli antichi ospedali in Europa, per evidenziarne l’importanza quali imponenti monumenti “sociali” e simbolici, per informare circa il patrimonio documentale, artistico e di sapere che conservano e aver fornito nuove chiavi di lettura per il loro riuso, l’autrice ha voluto anche evidenziare il profondo legame che unisce gli ospedali, dal Medioevo al XX secolo, al territorio. Partendo dalle carte, dalle mappe e dai documenti d’archivio (che sono stati fotografati) questo ulteriore viaggio fotografico mostra il rapporto degli ospedali con la terra. Fonte di cibo e di ricavi per la sussistenza delle strutture ospedaliere, il territorio europeo è stato per secoli plasmato dalle politiche agrarie ed economiche degli ospedali che lo hanno gestito, migliorato e pianificato sino al XX secolo almeno, quando è iniziata la dismissione di molti fra i beni territoriali nosocomiali ma anche la dismissione degli stessi edifici ospedalieri, difficili da adattare a nuovi bisogni e funzionalità. Ricercando luoghi, toponimi e analogie nel paesaggio contemporaneo, il suo lavoro non vuole essere una semplice lettura nostalgica dei tempi che furono o la documentazione del mutamento del paesaggio da agricolo ad antropizzato, ma vuole far emergere un pezzo di storia economica, forse sconosciuta ai più, al fine di stimolare una riflessione collettiva sul senso della cura, intesa anche come cura del territorio, tema mai così attuale e per il quale è necessario un approfondimento in termini di sostenibilità, non dimenticando tuttavia gli aspetti legati al welfare e della capacità di accoglienza, in un momento cruciale per le politiche europee. Le immagini presentate sono relative all’Ospedale Maggiore Ca’ Granda di Milano, ai suoi archivi e ai luoghi di Fallavecchia e Morimondo. La scelta di presentare il caso milanese, fra i tanti che costituiscono la ricerca fotografica, è motivata dal fatto che proprio l’ospedale milanese progettato da Filarete è stato, per almeno cinque secoli, il modello di accoglienza europeo.
Biografia
Elena Franco (Torino 1973) è architetto, oltre che fotografa, e si occupa di valorizzazione urbana e del territorio. Della sua formazione in restauro al Politecnico di Torino conserva la capacità di leggere gli edifici e comprenderne le trasformazioni, anche grazie a un’attenta ricerca storica. E’ autrice di articoli e saggi sul tema della rivitalizzazione urbana, collabora stabilmente con “Il Giornale dell’Architettura” ed è spesso invitata a intervenire in convegni e workshop in Italia e all’Estero.
La fotografia – di documentazione e ricerca – occupa una gran parte della sua attività e viene spesso utilizzata nei suoi progetti, anche a supporto del lavoro di costruzione dell’identità locale e di percorsi di messa in rete di potenzialità territoriali.
Accanto a iniziative di documentazione su edifici e città, svolge attività di ricerca sulla fotografia storica e sul recupero della memoria, spesso con il supporto di fonti archivistiche e approfondimenti iconografici.
Da gennaio 2016 è, inoltre, direttore artistico della Fondazione Arte Nova, per la valorizzazione della cultura Liberty e Art Nouveau.
La sua principale ricerca fotografica sugli antichi ospedali e sugli archivi e paesaggi della cura, in corso dal 2012, dopo essere stata esposta e presentata in sedi istituzionali a Milano, Napoli, Vercelli, Losanna, Venezia, Firenze, accompagnata da convegni e workshop ispirati dal suo lavoro è ora oggetto di pubblicazione. Il primo volume a riguardo, ”La rinascita dell’ex ospedale di Sant’Andrea a Vercelli”, è stato edito nel febbraio 2016 da Silvana Editoriale. Parte della sua ricerca sugli archivi e paesaggi della cura nella Pianura Padana è entrata a far parte, nel 2015, dell’Archivio del Fondo Malerba per la Fotografia.
E’ attualmente impegnata nella realizzazione di progetti fotografici che legano archivi storici, architetture e paesaggio, in Italia, Francia e Belgio.
Parole chiave per comprendere il suo lavoro sono: valorizzazione urbana e territoriale, città, paesaggio, archivi, comunità, identità, storia, memoria.
La fotografia, per lei, deve essere strumento di conoscenza e stimolo allo sviluppo sociale e territoriale.