Fabio Zanchi nasce a Roma nel 1979. La sua carriera
artistica inizia precocemente
e già all’età di 15 anni respira l’aria degli ambienti
artistici romani, esponendo in diverse collettive
della città. Nel corso del tempo apprende numerose tecniche
pittoriche che spaziano dall’incisione alla pittura a
olio, passando per acquerelli, acrilici e tempere. Oltre la
pittura si
impegna nella scultura dimostrando una spiccata propensione
per il genere. Già tatuatore, vive e
lavora sul territorio di Ardea nell’area metropolitana di
Roma.
La sua produzione artistica si potrebbe collocare in
quell’ampio spettro noto
come “comic art” anche se ogni collocazione per un
artista così eclettico potrebbe essere soltanto
legata al periodo attuale. Come si evidenzia nel ciclo
“Kitsch Female”, Zanchi predilige figure
femminili che rappresenta in atteggiamenti ora irriverenti,
ora provocanti e provocatori. Le donne
di Zanchi appaiono comunque donne che utilizzano la propria
sensualità e femminilità sfruttando
vizi e intime ossessioni degli esseri umani. Zanchi
comunica, più che le nostre pulsioni inconsce, gli
aspetti subliminali della nostra vita personale e sociale.
L’artista, da esperto tatuatore riesce,
anche attraverso la pittura, a insinuarsi sotto la nostra
pelle lasciando un indelebile segno che parla
di miti e favole ritrascritti in una chiave fortemente
contemporanea.