Descrizione Opera / Biografia
La mia ricerca pittorica è rivolta ai processi e ai tempi che la materia mi suggerisce e alle volte mi impone: stratificazioni di colori e idee gradualmente sedimentano, decantano e trasformano le immagini in concetti, a favore del processo rispetto al risultato.
La pittura si nutre dell’immagine e l’immagine si nutre della pittura in un continuo scambio tra l’essere e l’apparire, dando vita a uno sguardo costantemente attratto dalla Natura, come se questa fosse per noi qualcosa di familiare e comune, ma allo stesso tempo estranea e segreta.
Gli scenari si mostrano malinconici, solitari, inquieti e inquietanti. Sembrano rivolgersi a noi cercando un contatto, rimanendo però involontariamente intrappolati in una forma altra.
Ambienti appartenenti ad un regno separato dal nostro da un muro di incomunicabilità, come a ricordarci l’impossibilità di afferrarli completamente, l’incolmabile distanza che esisterà sempre tra l’opera e la sua comprensione.
Francesco Maluta (Lovere, 1983). Vive e lavora a Milano.
Formatosi in Accademia di Belle Arti di Venezia, si diploma in Pittura nel 2013.
Ha esposto il suo lavoro in mostre collettive presso: Carrus Navalis, a cura di Andrea Lacarpia, Dimora Artica, Milano (2016); Subculture Fanzine, progetto di Thomas Berra, Edicola Radetzky, Milano (2016); Cantieri Radetzky, progetto di Mirko Canesi e Andrea Lacarpia per Città Ideale, Edicola Radetzky, Milano (2016); 99ma Collettiva Giovani Artisti, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (2015); Hang it on the wall, a cura di Pietro Di Lecce, The Workbench, Milano (2015); Some Velvet Drawings, a cura di Eva Comuzzi, ArtVerona Fair, Verona (2015); Rob Pruitt’s Flea Market, a cura di Tommaso Speretta, A plus A Gallery, Venezia (2015); Accademici paesaggi e non, a cura di Saverio Simi De Burgis, Museo del Paesaggio, Torre di Mosto (VE, 2014); Matinée, a cura di Fondazione Malutta, Officina delle Zattere, Venezia (2014); Collezione, a cura di Fondazione Malutta, ex-ospizio Santa Marta, Venezia (2014); Innesti, workshop e mostra a cura di Paolo Dolzan, Castel Pergine, (TN, 2013); Cadavre exquis, a cura di Carlo Di Raco, Magazzino del Sale 3, Venezia (2010).
Ha partecipato a residenze a Bruxelles (Penthouse Art Space Residency, 2015) e a Pieve a Presciano (MadeinFilandia, 2015).