Descrizione Opera / Biografia
Giacomo Bergamini, nato a Venezia nel 1978, da bambino si stabilisce con la famiglia nella periferia di Milano. La passione del nonno per la lavorazione del legno gli permette, già dall’età di sette anni, di avere in camera da letto un banco da falegname col quale giocare con la materia, sviluppando in questo modo manualità e doti creative. Il padre ingegnere e la madre appassionata di disegno e pittura lo influenzano mediante un’educazione di stampo razionale ma dalla spiccata sensibilità artistica che lo guida attraverso un percorso che passa per una laurea in fisica a Milano, a successivi anni di lavoro presso un laboratorio milanese di falegnameria artigianale e a un posto come docente di materie scientifiche e di artigianato artistico presso una scuola steineriana di Milano dove tiene corsi per adulti di intaglio del legno. Parallelamente sviluppa un rapporto di amicizia con differenti artisti, approfondisce il discorso artistico con la frequentazione di corsi e seminari e sperimenta tecniche e materiali diversi in vari laboratori di Milano e provincia.
La sua ricerca nel campo dell’arte si avvale quindi di una formazione complessa non standard in campo artistico, che gli permette di approfondire le tematiche trattate nei suoi lavori con strumenti intellettuali sia estremamente razionali che puramente metafisici.
La sua produzione artistica si esplica principalmente nella produzione di sculture realizzate sia nei materiali più classici (legno, gesso, terra, pietra, metallo, cera) che in quelli più innovativi (resine, schiume sintetiche, derivati del petrolio, componenti elettroniche e tecnologiche).
Inizia la sua attività espositiva con una collettiva nel 2013 a Novara ove partecipavano i finalisti del Premio Arte Novara. Nel 2014 espone a Bellagio nella Villa Serbelloni e nell’atelier Pietro Arnoldi. Quest’anno ha esposto a Milano, in una collettiva svoltasi a gennaio, in via Clericetti, e ancora a Milano, in una seconda collettiva svoltasi a settembre negli spazi espositivi di via dei Canzi 14, noti per il fuori salone. A Luglio 2016 esporrà alla Torre delle Arti di Bellagio.
Nel mio lavoro ho voluto dare forma a un istante: quello successivo all’avvento della morte. La morte violenta in particolare, inflitta con la forza a milioni di uomini, è un tema che ci sconvolge da sempre e a cui non sappiamo sottrarci. Con la violenza non separiamo solo la vita, la sofferenza (per chi vuole l’anima) dal corpo ma anche i legami tra persone e persone, tra persone e cose, tra cose e cose, scindiamo i pensieri e ci impantaniamo in questioni religiose. E non è certo tutto qui.