il mio sguardo, il tuo sguardo
performance, una sedia, un binocolo, una persona
variabili
Il mio sguardo, il tuo sguardo è una performance attivata dallo spettatore, il quale guardando attraverso il binocolo incrocerà la sguardo della persona seduta sulla sedia. La sensazione di spiazzamento dello spettatore è dovuta al fatto che la persona sulla sedia si trova in un luogo esterno e lontano a quello del binocolo. Il binocolo è un oggetto che di per se crea uno schermo protettivo ( ci permette di mantenere le distanze da un oggetto o una persona), ma ci permette di intrometterci nello spazio privato del soggetto osservato. Si crea quindi la tipica dinamica del voyeur. In questo caso, invece, questa dinamica viene ribaltata, la sensazione protettiva del binocolo viene scalzata dalla potenze e decisione dello sguardo della persona seduta lontano sulla sedia.
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Diplomata presso la HEAR-Haute Ecole des Arts du Rhin di Strasburgo, la mia pratica si basa sull’esplorazione della memoria collettiva e individuale in relazione al sistema più ampio della società. Attraverso la creazione di installazioni, l’appropriazione di oggetti di uso quotidiano, la produzione di edizioni cartacee, immagini e video, costruisco narrazioni non lineari fondate sull’associazione di idee, l’espansione dei campi semantici, lo zapping compulsivo, il documentario e l’archivio. Esamino la relazione fra storia personale e collettiva, la presenza del passato nel presente, l’intreccio fra memoria e dimenticanza e la porosa natura dell’identità, nell’intento di allenare la percezione verso un rinnovamento del banale e del quotidiano.