Stagione venatoria 2014
mista, fusaggine, micromina e acrilico, tela
100x150
IL BESTIARIO UMANO
Il quadro che vi propongo, nasce dopo la lettura di un articolo che raccontava di un cigno malmenato, preso a pugni e ridotto in fin di vita da un ragazzo.
Questa notizia mi sconvolse per diversi giorni.
Elaborando il mio malessere ho cominciato a tracciare le prime linee su una grande tela che avevo accantonato da tempo.
Così è nato il primo quadro della serie, Stagione Venatoria 2014, per poi proseguire sul fil rouge dell’argomentazione animalista nelle sue diverse sfaccettature.
Nel quadro i soggetti si fondono, le parti del corpo si scambiano, si sostuitiscono, si completano e allo stesso tempo l’immagine complessiva supera il realismo toccando il confine del surrealismo e si presenta come corpo unico in parte umano e in parte di un’uccello morente. Proprio la testa nella mia Stagione Venatoria è animale, la testa come il luogo dove collochiamo idealmente la coscienza, dove si provano le emozioni, si prendono decisioni, dove ha sede l’immaginazione e dove si elabora il pensiero.
Voglio dare a chi osserva il quadro la possibilità di empatizzare con l’animale, addirittura di identificarsi, di comprendere più in profondità il sentimento, di provare la sensazione tangibile che la vita cosciente e consapevole degli animali è esattamente la stessa vita cosciente e consapevole dell’uomo.