Premio Combat Prize

Imma Visconte - Premio Combat Prize

OPERA IN CONCORSO | Sezione Pittura

 | Prendete e mangiatene tutti (questo è il mio amore offerto in sacrificio per voi)

Prendete e mangiatene tutti (questo è il mio amore offerto in sacrificio per voi)
acrilico e pastello, tela
120x120

Imma Visconte

nato/a a Santa Maria Capua Vetere (CE)
residenza di lavoro/studio: Casapulla (CE), ITALIA


iscritto/a dal 15 apr 2016

http://www.immavisconte.it


visualizzazioni: 1890

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acrilico, tela
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acrilico e pastello, tela
80x100

Descrizione Opera / Biografia


Imma Visconte, dopo la laurea in Architettura, vive e lavora tra Caserta e Milano.
L’intento di questa artista è raccontare in ogni quadro una storia, utilizzando i propri interessi.
Ritroviamo nella sua opera una ricercata passione per l’antico (l’utilizzo di sfondi mosaicati o di elementi legati alla scultura medievale), lo stupore di fronte ad una natura apparentemente ostile (ricercare in quelle forme un passato mitologico) e l’impostazione geometrica, simmetrica, proporzionale (la formazione tecnica), in un contesto che è solo apparentemente tensione emotiva.
Le sue opere attingono dal Simbolismo il tema da scoprire. Tema che può essere legato alla pietra, elemento primordiale, consumata dal vento, levigata dall’acqua, segnata dallo scorrere del tempo, attraverso oscure monocromie che mettono in risalto le forme; pieni che sono masse da “ricamare” e vuoti che diventano buchi tendenti all’ignoto.
Oppure il riproporre una versione personale della metafora racchiusa nelle immagini scultoree del bestiario medievale, la bibbia dei poveri. I capitelli dei chiostri, le sculture delle facciate delle cattedrali, qui, in un spazio mentale, vengono elaborati e trasformati in immagini oniriche e inconsce.
Tema che è celato nell’uso del corpo, nudo o vestito, portavoce di parole non dette e materializzazione di pensieri intimi. La pelle, massa luminosa , si propone come una distesa di colore da accarezzare con gli occhi. La luce, che si direbbe teatrale, crea atmosfere di sospesa immobilità e di raccolto mistero.
L’artista, utilizza una tecnica che opera per velature, nella ricerca del particolare quasi perfetto, una “lotta” con le proprie capacità, i propri limiti, nella pazienza dei tempi lunghi che non sono altro che un momento di riflessione con se stessi.