Descrizione Opera / Biografia
L’opera è stata realizzata nel 2004. È realizzata interamente in filo metallico, dipinto e collocato su una tavola lignea rivestita. Il soggetto rappresentato, da come si evince al primo sguardo, è una figura femminile con la testa decapitata e disarticolata. Al centro, in prossimità dello sterno, sgorga del sangue, a ribadire la cruenta morte. Il titolo è già esplicativo: Napalm. La protagonista è una donna inerme, che rappresenta la civiltà, quindi la popolazione civile.
biografia:
Ketty Pompei è nata a San Benedetto del Tronto, lavora a Castorano (AP) in uno splendido atelier dal quale è possibile ammirare uno stupefacente panorama di colline. L’artista consegue la maturità artistica presso l’Istituto d’Arte Osvaldo Licini di Ascoli Piceno.
Nel 1992 s’innamora perdutamente dei rilievi policromi della facciata dell’Oratorio di Perugia di Agostino di Duccio, per cui decide di iscriversi al corso di scultura presso l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci”, ubicata proprio accanto all’Oratorio.
Decide successivamente di iscriversi a Lettere e si laurea in Storia dell’arte.
Inizia a dedicarsi all’arte già da piccola, partecipa a diverse iniziative artistiche a partire dagli anni novanta quando, ancora adolescente, viene menzionata dal settimanale “Cuore” in occasione di un concorso di fumetto. Nel 2000 ottiene una menzione speciale a un concorso di scultura a Spinetoli in provincia di Ascoli Piceno.
Nel 2004 organizza a San Benedetto del Tronto una esposizione personale (patrocinata dalla provincia di Ascoli) che chiama “Sculpictura” per rimarcare la stretta affinità, presente nel suo lavoro artistico, tra la scultura e la pittura. Da quel momento ha continuato a partecipare a diverse esposizioni collettive e personali.
Una sua opera è inserita nel catalogo della mostra “ Aspetti di Arte Astratta nella raccolta Fiocchi (volume curato dal noto critico d’Arte A. Ginesi).
Nel suo lavoro artistico l’artista predilige prodotti industriali, quali: laminati metallici, vetroresina, colle, vernici, fibre, oggetti di recupero, plexiglas, legni, pietre, ecc. Tali materiali sono distintamente manipolati e organizzati in modo da ottenere una sovrapposizione di livelli, dall’aspetto brillante e cristallino.
Da qualche anno sta sperimentando come mezzo espressivo il filo di ferro.