Premio Combat Prize

Lamberto Teotino - Premio Combat Prize

OPERA IN CONCORSO | Sezione Fotografia

 | Mary Shelley

Mary Shelley
stampa archival ai pigmenti, carta cotone hahnemuhle montata su dibond con cornice in foglia d’oro
66.5x80

Lamberto Teotino

nato/a a
residenza di lavoro/studio: Roma, ITALIA


iscritto/a dal 12 mag 2016

http://www.lambertoteotino.com


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Descrizione Opera / Biografia


L’opera Mary Shelley fa parte del progetto intitolato 1816 in cui vengono rielaborati dei ritratti ad olio di tele pittoriche antiche. Ho analizzato ed estrapolato dei dettagli dalle parti rovinate della pittura dell’epoca e le ho presentate sotto forma di stampa, fondendo così la pittura con la stampa fotografica.
Il progetto narra fatti e avvenimenti dell’anno 1816 che s’intrecciarono e determinarono la storia contemporanea in maniera significativa, lo storico John D. Post lo ha battezzato ”l’ultima grande crisi di sopravvivenza nel mondo occidentale”; fu l’anno senza estate.
Gli alti livelli di cenere nell’atmosfera (suggestione per i dipinti di Turner), la diffusione di epidemie, la distruzione di raccolti, la morte di bestiame e le abbondanti nevicate dell’estate di quell’anno, in cui si moriva di freddo, costrinse l’essere umano a non uscire dalle case, quella estrema condizione di vita fu prolifica per due tra i più grandi scrittori dell’epoca, e fu così che Mary Shelley e John Polidori, costretti a rimanere al chiuso, gareggiarono su chi avrebbe scritto la storia più spaventosa, successivamente diedero alla luce due tra le opere letterarie più scure della storia: Frankenstein e Il vampiro.
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Lamberto Teotino (Italia, 1974) vive a Roma.
Si occupa di arti visive, la sua indagine si sviluppa principalmente sull’analisi e la natura dell’immagine esaminandone i meccanismi percettivi. L’utilizzo della fotografia, gli interventi tecnico concettuali su immagini d’archivio, gli approcci filosofici dell’immagine in forma di comunicazione visivo-installativa sono le caratteristiche principali dell’opera, all’artista ciò che interessa è la disseminazione del senso, del paradosso, le condizioni di alterazione percettiva e di un nuovo disegno concettuale, come una sorta di spostamento metafisico, una deviazione.
Nel 2015 riceve la menzione speciale dalla giuria del Premio Combat con l’opera intitolata Ti ricordi Prohaska e di quando lo chiamavano Schneckerl? Entra a far parte della collezione Luciano Benetton dopo essere stato invitato al progetto Imago Mundi nella sezione Italia curata da Luca Beatrice, dal quale fa seguito la pubblicazione del volume Praestigium Italia II - contemporary artists from Italy, edito da Fabrica. Nel 2014 vince la prima edizione del premio Smartup, organizzato dall’azienda leader nel settore delle multiutility Optima S.p.A. Nel 2013 viene invitato a partecipare alla collettiva intitolata Save as, al Centro d’Arte Contemporanea Kim?, in Riga (LV), organizzatore del padiglione Lettone della Biennale di Venezia, inoltre espone come finalista al Blumm Prize, evento presentato all’ambasciata Italiana di Bruxelles; nello stesso anno viene inserito nel volume The New Collectible Art Photography, di Susan Zadeh, edito da Thames & Hudson, tra gli artisti che nell’ultimo decennio hanno indagato in maniera più innovativa l’immagine fotografica; Nel 2012 la rivista Eyemazing, vincitrice del prestigioso premio “Lucie Awards”, pubblica per intero il progetto sistema di riferimento monodimensionale, con il quale nel 2011 riceve la menzione speciale della giuria del Talent Prize, sempre nel 2012 un’altra menzione speciale dalla Fondazione Francesco Fabbri con l’opera L’ultimo Dio.