Premio Combat Prize

Simone Masetto Maghe - Premio Combat Prize

OPERA IN CONCORSO | Sezione Pittura

 | Sistema di Riposo locale (Omaggio a G.Fattori) maggio 2016

Sistema di Riposo locale (Omaggio a G.Fattori) maggio 2016
decolorazione, acrilico, foglia rame, glitter, velluto su telai d’artista
100x150

Simone Masetto Maghe

nato/a a Portogruaro (Ve)
residenza di lavoro/studio: Milano, ITALIA


iscritto/a dal 12 mag 2016

http://www.issuu.com/simonemasettomaghe


visualizzazioni: 1939

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Altre opere

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Costellazioni Binarie (installazione in studio) marzo 2016
decolorazione, acrilico, foglia oro e argento, pietre preziose, velluto su telai d’artista
200 x 300

 | OUROBOROS, 2015

OUROBOROS, 2015
decolorazione, pigmenti, glitter, velluto su telai d’artista
80 x 120

 | Velvet Vision, aprile 2016

Velvet Vision, aprile 2016
decolorazione, acrilico, glitter, foglia oro e argento, velluto su manichino
185 x 45

Descrizione Opera / Biografia


Con quest’ opera ho voluto omaggiare G.Fattori.
E’ una reinterpretazione ispirata allo schema compositivo della scena raccontata ne ”Il Riposo” dipinto ad olio su tela di 88 x 179 cm, esposta presso la Pinacoteca di Brera.
In astronomia per ”Sistema di Riposo locale” si intende il movimento medio della materia nella Via Lattea nei dintorni del Sole.
Simone Masetto Maghe
Cresciuto a Portogruaro (Ve), città natale di Luigi Russolo, firmatario del Manifesto Futurista e interessante vivaio di artisti contemporanei come Renzo Bergamo, Stefano Orsetti, allievo del Maestro Emilio Vedova e Giuseppe Pope Galli il quale è stato suo insegnante di educazione artistica sino al 1995 presso la Scuola Media Statale Dario Bertolini di Portogruaro.
Di questi ammira l’espressione pittorica, e dal 1997 inizia un proprio percorso di indagine e di rappresentazione del quotidiano da una pittura informale ad una di genere materiale.
Dal 2000 ha modo di confrontarsi con artisti locali e stranieri nell’ambito di Orchestrazione, rassegna d’arte contemporanea, promossa dall’associazione culturale Multimediart e Porto dei Benandanti che si svolge annualmente presso gli spazi espositivi dei Mulini di Portogruaro; qui incontra Giuseppe Gonella e l’artista triestino Michele Spanghero coi quali manterrà i contatti negli anni successivi.
Conclusi gli studi d’ Arte Tessile a Venezia, dal 2001 al 2007 lavora presso la Cooperativa Sociale A.p.e. come coordinatore di laboratorio Tessile e Serigrafico per il programma di reinserimento lavorativo rivolto a individui emarginati di Portogruaro.
Nel 2008 si trasferisce a Milano dove incontra alcuni giovani artisti del panorama contemporaneo tra i quali Angelo Cruciani, Daniele Nicolosi alias Bros, Fabio Gianpietro, Federico Unia e Juan Eugenio Ochoa.
Nel 2012 iniziati gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, si distacca nettamente dalla raffigurazione materiale, ritornando così, alle origini di una pittura informale, rinnovando il personale verbo della ricerca.
Maestri come Alberto Garutti, Nicola Salvatore, Omar Galliani e lo storico Andrea del Guercio assieme l’artista Ivano Sossella, diventano importanti punti di riferimento e di sincero confronto che lo aiuteranno a far chiarezza nello sviluppo di un linguaggio contemporaneo e professionale più accurato e intimo.
In seguito introduce il velluto definito come “la massima espressione del mistero che avvolge il senso della Vita. Qui posso scoprirlo attraverso l’Arte, intesa come fenomeno che manifesta nel presente una proiezione al futuro, ma con uno sguardo sempre rivolto al passato.”
Importante è l’incontro con lo scultore tedesco Paul Hirsh in occasione di una residenza presso la località di Darmshtadt nel 2014. Qui viene invitato ad affrontare la propria ricerca pittorica attraverso il tessile, ragionando una possibilià espressiva più plastica.
Il velluto, icona e specificità del lavoro più recente di Simone Masetto Maghe, incarna un territorio spirituale, un luogo di eterno passaggio dove tempo e spazio si annullano, tutto decade per tornare all’origine. Nella configurazione temporale del trittico, instaura un dialogo tra materia e memoria, tra micro e macro, nel tentativo di rappresentare il moto perpetuo e gli innumerevoli fenomeni della grande “Macchina Celeste”.
Nell’ottobre 2015, su invito dello storico e critico d’arte Marco Meneguzzo, espone le sue prime sculture in velluto, il “Trittico della Creazione” al fianco del Maestro Arnaldo Pomodoro presso il Museo della Scienza e della Tecnologia L. da Vinci di Milano; qui riceve l’inaspettata visita dell’astronauta Samantha Cristoforetti.
Ha partecipato a numerosi premi nazionali ed internazionali, collabora con giovani artisti ed è presente in diverse collezioni private italiane ed estere.
Vive e lavora a Milano.
#vellutoitaliano