Roberto Zuliani nasce nel 1965 a Milano, lavora per le più importanti famiglie milanesi, per le quali realizza ristrutturazioni di pregio.
Lavora a Capri, Montecarlo, Isole Eolie, Parigi, Londra ed esegue grandi interventi per i più prestigiosi Studi di Architettura italiani, molti dei quali pubblicati su riviste internazionali.
Più complesso parlare della sua vena artistica, che lo spinge a creare opere di design, che finalmente, dopo anni di lavoro ”nascosto” nel suo atelier, hanno visto di recente la luce con successo di collezionisti e pubblico.
Da sempre attratto dal mondo dell’arte, ha conosciuto Baj e Lucio Del Pezzo, ne ha seguito la produzione artistica (collezionando anche dei pezzi) e ha partecipato ad alcuni seminari sul Movimento Nucleare. Ha conosciuto anche altri artisti, che hanno affascinato e stimolato la sua creatività.
Il suo design nasce dalla natura, che ama profondamente e che ricerca in ogni attimo di libertà, quasi a voler rincorrere l’opposto della sua attività che lo porta a progettare gli interni di case importanti.
Nella natura Zuliani ricerca la semplicità e la complessità insieme: le trova negli alberi o, per meglio dire, nelle loro radici segrete che, per eventi naturali, vengono allo scoperto e, all’improvviso, incrociano il suo cammino.
Lui le ”rivitalizza”, capovolgendone l’essenza, dal sotto al sopra, dal buio alla luce, dal passato al presente che diventa il loro futuro.
Dopo fatiche inimmaginabili, vedrete cosa le fa diventare.
Sono oggetti funzionali di una bellezza intricata, giocata sulla ricerca dell’equilibrio in uno stato assoluto di instabilità.
Una sfida con se stesso e la natura che lo ispira.
La storia dei nomi delle opere nasce da un’ispirazione avuta nei boschi nei dintorni di Edimburgo. Le forme che rapiscono l’artista durante ogni passeggiata nella natura, sono state trasformate in nomi di divinità celtiche. I boschi dell’Alto Vergante da dove provengono la maggior parte delle radici utilizzate per creare le opere, sono boschi molto vecchi e soggetti ad eventi naturali che spesso fanno cadere queste piante secolari. Così la fantasia dell’artista rievoca forme o creature legate alla mitologia.