Premio Combat Prize

L’opera ”Deriva / de’riva” nasce da un’accurata selezione del materiale filmico recuperato dall’artista (filmati di famiglia in 8mm). Le immagini sono state montate in modo da creare una sorta di flusso narrativo di ricordi sconosciuti che si sovrappongono e fondono. La traccia sonora è l’elaborazione del suono prodotto dal tocco continuo di un dito sul bordo di un bicchiere di cristallo; si crea così una vibrazione rotonda, un riverbero ipnotico: è il suono dei ricordi che come un’onda porta alla deriva.
Silvia Margaria afferma la sua ricerca artistica all’archivio della Cineteca del Museo Nazionale del Cinema di Torino trascorrendo tre anni nel settore ispezione/catalogazione pellicole.
Il suo lavoro artistico è supportato dalla costituzione di un archivio personale, composto da materiale fotografico e filmico ’dimenticato’, recuperato e catalogato. La volontà di preservare la memoria, racchiusa in immagini passate e presenti, si traduce in azioni fatte di intenzione e possibilità: cerca, indaga, seleziona, scarta, esamina, archivia per riuscire ad avere un rapporto con il mondo, con le cose.