Premio Combat Prize

DESCRIZIONE OPERA:
Les Ponts:
“Illuminazioni” è una raccolta di 42 poemi in prosa scritti dal poeta Francese Arthur Rimbaud, pubblicate per la prima volta sulla rivista “La Vogue” dal 13 maggio al 14 giugno 1886.
L’opera reca la prefazione dell’amico e compagno Paul Verlaine:
“Illuminations è una parola inglese che significa stampe colorate.- Coloured plates: anzi, questo è il sottotitolo dato al manoscritto da Monsieur Rimbaud.”
Delle 42 illuminazioni il mio progetto ne illustra una in particolare:
I Ponti - Les Ponts.
Per fare questo ho alternato video, fotografie, documenti originali e stampe colorate, interpretando in chiave attuale le parole del poeta e il suo tentativo di denuncia verso la società del tempo.
Di seguito il poema in prosa:
“Cieli grigi di cristallo. Un bizzarro disegno di ponti, alcuni dritti, altri convessi altri che scendono o sterzano in angoli obliqui sui primi, e queste figure si rinnovano negli altri circuiti rischiarati dal canale, ma tutti così lunghi e leggeri che le sponde, cariche di cupole, s’abbassano e si rimpiccioliscono. Qualcuno di questi ponti è ancora carico di casupole. Altri sostengono pali, segnali, fragili parapetti. Accordi minori s’incrociano e filano, funi salgono dagli argini. Si distingue una giacca rossa, forse altri costumi e alcuni strumenti musicali. Sono forse arie popolari, frammenti di concerti signorili, residui di inni pubblici? L’acqua è grigia e blu, larga come un braccio di mare. - Un raggio bianco, cadendo dall’alto del cielo, annienta questa commedia.”
BIOGRAFIA:
Valentina Ghiringhelli
Nasce a Varese nel 1987 e attualmente vive e lavora a Milano. Dopo una formazione in Design d’interni, frequenta i master di Fotogiornalismo e Comunicazione visiva. Successivamente consegue una borsa di studio e frequenta il master in Fotografia e Visual Design presso NABA - Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Nel 2012 viene selezionata per partecipare alla residenza d’artista per il Deauville Photography Festival Planche(s) Contact, curata da Patrick Remy (Steidl).
Nel 2013 lavora a Exposed, laboratorio di ricerca sulla trasformazione di Milano in vista di Expo2015 ospitato da Careof, Fabbrica del Vapore e vince il concorso Premio Spazio23 organizzato dall’omonima galleria genovese.
Espone in mostre collettive e personali tra cui Rock your Dummy!, Le Photobookfest, L’Ancienne Imprimerie/ Picture Tank, (Paris, 2015); Desire, curata da Sandro Iovine, Villa Reale (Monza, 2015); The Things One Sees in the Sky, Fotografia Europea (Reggio Emilia, 2015); Exposed Project, Forma Meravigli (Milano, 2015); La grande Milano-dall’architettura moderna alla città del futuro, Villa Necchi Campiglio (Milano, 2014); L’alfabeto della città metropolitana, Fondazione Stelline (Milano, 2014); Desire, Castello di Drena (Trento, 2014); Milano Città Aperta: Five years of independent photographic narrations, Polifemo-Fabbrica del Vapore (Milano, 2014); Premio Riccardo Prina,Triennale Design Museum (Milano, 2014); contributor per Nothing to see here, curato da Francesco Jodice (Milano, 2012); Il mondo interno dell’esterno dell’interno (Milano, 2012).
Nel 2015 viene selezionata come finalista per il festival Internazionale del Cinema d’Arte (Milano, Spazio Oberdan).