Descrizione Opera / Biografia
ATTILA SCHWANZ è nato a Torino il 30 novembre del 1985.
Nel 2004 si è diplomato all’Istituzione Classica ed Artistica (con indirizzo grafico) di Aosta. Nel 2010 si laurea con il massimo dei voti in Arti Visive (pittura, scultura, decorazione, grafica e fotografia) con una tesi sul mostro all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Contemporaneamente ha frequentato il corso di fumetto ed illustrazione delle sorelle Centomo e, il corso di Digital Animation della Scuola di Cinema Televisione e Nuovi Media delle Scuole Civiche di Milano.
ATTILA SCHWANZ ha vinto diversi concorsi e premi, tra i quali: ”Lanciano nel Fumetto” Concorso Internazionale 2007, ”International Arts LGBTE 2012”, ”L’Arte Pour l’Art Prize ”al concorso internazionale ”Who Art You? 3” e migliore installazione alla Biennale d’Arte Contemporanea di Perugia del 2016.
Ha partecipato a numerose mostre in diverse città europee come Brixton East a Londra, Peyer Fine Art di Zurigo, Mitreo-ArteContemporanea a Roma, Circuiti Dinamici, Freak Show, Ex-Fornace, Fabbrica del Vapore, Palazzo Cusani e Open Art Gallery di Milano, AV Art Gallery, Via Lattea, Spazio 451 e Cavalerizza Reale di Torino, Centro Espositivo Rocca Paolina a Perugia, Palazzo Orsini a Bomarzo, Spazio Fisico Gallery di Modena, Santa Maria della Pietà e PikidiArte a Cremona, Palazzo del Governo a La Spezia, Modo Infoshop di Bologna, Priamar a Savona, Castello Estense di Ferrara e l’Atelier Aleph di Aosta.
Nel settembre 2014 ha pubblicato il libro a fumetti ”COCK” con Il Menocchio Editore.
Al momento collabora come fumettista ed illustratore con le riviste ”Pastiche” e ”La Volpe e Il Corvo” e le case editrici Novel Comix, Il Menocchio ed END.
Ormai da anni Gestisce diversi corsi di tecniche del disegno e della pittura.
L’opera di ATTILA SCHWANZ spazia dalla pittura – principalmente su carta – all’illustrazione e al fumetto, la sua grande passione.
Ama il potenziale e la flessibilità della penna a sfera, specialmente quando usata in contrapposizione alla matericità degli elementi e del pigmento. Solitamente insieme alla Bic lavora con le chine, gli acquerelli, gli acrilici, i pastelli ed il collage. Qualche volta adopera la tavoletta grafica e i programmi di fotoritocco.
Nel suo lavoro mantiene come nucleo centrale l’influenza che l’Immagine ha sull’uomo e sulla società. Gli interessa in modo particolare l’immagine feticcia del corpo per valutarne la reazione e la trasformazione. Tutto ciò è espresso il più delle volte, nella figura del “mostro”, per il suo potenziale drammatico e per il suo carattere mutevole.
Nei vari lavori emergono fortemente il peso del pregiudizio, fondato su preconcetti stereotipati e preimpostati della società globale, e dell’orgoglio, a volte ferito e altre volte che cerca di lottare per sopravvivere.
il dipinto ASTOLFO ON THE MOON prende ispirazione dal celeberrimo capitolo del viaggio sulla Luna dell’Orlando Furioso di Ariosto.
Il lavoro riflette sul fatto che se tutto è precario ed instabile, non conviene sprecare tempo dietro ambizioni inconsistenti e farsi sopraffare dalle proprie vanità ed è preferibile godere la vita nei suoi piaceri più autentici e modesti.
E’ una metafora che allude alla vita umana come un eterno affamarsi dietro ad un oggetto del desiderio.