Descrizione Opera / Biografia
Ravensbruck era un lager nazista a 90 KM da Berlino allocato in una proprietà di Heinnrich Himmler delle SS. Esso rappresenta i ”combattimenti”, la guerra nascosta di Hitler alle donne, da lui progettato con l’obiettivo specificato o di eliminare le donne ”non conformi”. Fu aperto il 15/05/1939 e fu un campo di concentramento destinato alle donne, anche se vi transitano oltre 20000 uomini. Furono rinchiuse ufficialmente oltre 90000 unità, ma sono passate da qui 130 mila donne provenienti da 20 nazioni, 50 mila delle quali, qui morirono. Di queste solo il 10% erano di origine ebrea, le altre erano austriache, tedesche, polacche, lesbiche, testimone di Geova, disabile ecc... Ravensbruck fu il principale lager femminile che forní: cavie umane per criminali esperimenti genetici le donne erano torturate fino alla morte per testarne il grado di resistenza, sottoposte a operazione chirurgiche senza alcuna anestesia, su di esse erano testati farmaci e terapie per la cancrena gassosa per la quale erano infettate volutamente, sterilizzazioni, aborti forzati, stupri di gruppo
Bersagli umani per soldati scelti specializzati alla fucilazione con un colpo alla nuca, all’interno del lager le SS Sfruttavano uno stretto passaggio fra due muri dove circolavano con un colpo alla nuca. Operaie alle industrie belliche della Siemens AG, BMW, industrie Golf impiegate alla produzione di pezzi di aereoplani in una fabbrica sotterranea installata a 600 mentri sottoterra. Vittime innocenti del sistema della soluzione finale, le donne erano selezionate per i trasporti verso altri campi di sterminio. Il 70% delle donne impiegate come prostitute nei bordelli all’interno di altri campi. Il campo fu liberato dalle forze sovietiche il 30/04/1945 e le testimonianze delle poche sopravvissute rivelarono il dramma dei lager....tante testimonianze raccolte più tardi dalle forze americane rivelarono che tante di loro nacquero per paura di nuove persecuzioni. I cineoperatori americani arrivati sul posto documentario le atrocità degli effetti prodotti dalla guerra...fosse comuni,strumenti di tortura, le mutilazioni sui corpi delle poche sopravvissute, resti murari del corridoio della fucilazione, ma soprattutto dei registri che indicavano il numero che era tatuato sul braccio delle rinchiuse segnalano 91102 unità. Ravensbruck non rientra nella narrativa dell’Olocausto. Ma come Auschwitz fu la capitale dei crimini contro gli ebrei. Questo campo è stata la capitale dei crimini contro le donne.tra le migliaia di detenute giustiziare dai nazisti... Vi fu Olga Benario, tedesca, ebrea comunista militare nella resistenza a Berlino.
Varie vicende la portarono a conoscere Luis Carlos Pretes, politico brasiliano, che diventa suo marito. Svariate testimonianze r documenti la collocano come un emblema della resistenza femminile contro il nazismo. Sotto falsi nomi, è stata un’attivista militare instancabile. Fu espulsa dal Brasile perché ritenuta un soggetto pericoloso per il governo e consegnata alle autorità naziste fu deportata a Ravensbruck. Olga era incinto partorì una bimba che chiamò Anita, cm Anita Garibaldi... Dopo qualche tempo le fu strappata la bimba e affidata alla zia e nonna paterna a sua insaputa... Solo dopo Olga ne venne a conoscenza...ella lasciò una lettera che in seguito il regista Jaime Monjardim trasse l’eccellente film Olga Nuitas paixoes nume so cosa. Questa pellicola riporta hai giorni nostri verità raccapriccianti. Questo mio manufatto è dedicato a tutte le donne di Ravensbruck, vittime dei combattimenti perpetrati non solo sul campo di concentramento. Ho dato a questa mia opera il titolo di L’ADORA per il sentimento che Olga provava per la sua famiglia e per quello in cui cercava ma anche una sorta di connubio tra le parole chiavi di questo cm io lavoro
LAGER. LA
DONNA. DO
RAVENSBRUCK RA
Ho sezionato i manufatto in diverse scene
VISI di donne affrante e piangendo ridotte a scheletri viventi (teschio)
un OCCHIO che lacrima sangue
Uno SPICCHIO DI LUNA che simboleggia la camera A gas
La piccola STELLA DI DAVIDE, in cima allo spicchio di luna rappresenta la follia della razza pura, quella ariana, che fu la molla della razza pura
Una figura di BAMBINA che da un lato di protegge con ombrello da un terribile e funesto acquazzone e dall’altro crede ancora ad un futuro
In mezzo tante sezioni fatte a spicchi di coloro rosso sangue simboleggiano il corridoio della fucilazione
Le note musicali per nel lager era presente sempre la musica
Una LUNA PIENA e splendente che viene scoperta da un Tappeto pesante scuro e rattoppato
Al centro una LAnterna Che rappresenta il lume della ragione che si è perso in nome di un fanatismo accecante e persecutorio
In alto un cerchio che raffigura un OROLOGIO A MURO un muro con crepe profonde come le ferita che portano nel corpo e nel cuore le cui lancette segnano
1 che sta per il mese, gennaio
27 che sta per il giorno
45 che sta per l’anno
Il 36 gennaio 1945 giorno della memoria , , giornata in commemorazione delle vittime dell’Olocausto