Della mia serie sulle ballerine, di cui ho ritratto non l’evento danza, ma l’attesa, la preparazione, l’ansia per la danza. Di me hanno scritto:
Da “Il giornale dell’Arte.”
Sauro Tupini, artista di Castelraimondo, da qualche anno si è affacciato al mondo dell’arte, della pittura in particolare, una passione, che lo ha travolto completamente, ha già esposto in diverse regioni e partecipato a concorsi internazionali, guadagnandosi consensi delle giurie.
Predilige usare colori che vanno dai gialli alle terre, colori che lui dice essere i colori della memoria. Con una tecnica unica e particolare. Le sue realizzazioni sono talmente particolari che una volta viste le si ricorda per sempre, e questo rendono Tupini, immediatamente riconoscibile.
Così scrive di lui il critico Taricco
nel “Corriere dell’Arte”:
…..… Tupini , lascia alla sensibilità dello spettatore il compito di personalizzare le sensazioni e le emozioni suscitate dall’opera. La materia della pittura è il colore, i suoi colori non sono più un mezzo, uno strumento, ma si fondano in un assemblaggio emotivo, colori ora densi, ora rarefatti, che attraverso climi differenti, coniugano zone d’ombra e momenti di luce……
Da “Il giornale dell’Arte.”
Sauro Tupini, artista di Castelraimondo, da qualche anno si è affacciato al mondo dell’arte, della pittura in particolare, una passione, che lo ha travolto completamente, ha già esposto in diverse regioni e partecipato a concorsi internazionali, guadagnandosi consensi delle giurie.
Predilige usare colori che vanno dai gialli alle terre, colori che lui dice essere i colori della memoria. Con una tecnica unica e particolare. Le sue realizzazioni sono talmente particolari che una volta viste le si ricorda per sempre, e questo rendono Tupini, immediatamente riconoscibile.
Così scrive di lui il critico Taricco
nel “Corriere dell’Arte”:
…..… Tupini , lascia alla sensibilità dello spettatore il compito di personalizzare le sensazioni e le emozioni suscitate dall’opera. La materia della pittura è il colore, i suoi colori non sono più un mezzo, uno strumento, ma si fondano in un assemblaggio emotivo, colori ora densi, ora rarefatti, che attraverso climi differenti, coniugano zone d’ombra e momenti di luce……