OPERA IN CONCORSO | Sezione Scultura/Installazione

 | Fortuna, illusione, desiderio

Fortuna, illusione, desiderio
audio, file audio

Alessandro Matera

nato/a a Genzano Di Roma
residenza di lavoro/studio: Roma, ITALIA


iscritto/a dal 24 mar 2020


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 | Untitled (Padre nostro)

Untitled (Padre nostro)
video,
1.13 min

Descrizione Opera / Biografia


Fortuna, illusione, desiderio è un’installazione audio destinata ad esser riprodotta all’interno di un ambiente raccolto e con le luci soffuse. L’opera si presenta come una traccia audio, uguale in tutto e per tutto alla registrazione di un mantra.
Mantra è un sostantivo maschile sanscrito che indica, nel suo significato proprio, il ”veicolo o strumento del pensiero o del pensare”, ovvero una ”espressione sacra” e corrisponde ad un canto sacro e una pratica meditativa e religiosa. La nozione di mantra ha origine dalle credenze religiose dell’India. Queste preghiere sono formule foniche che vengono ripetute molte volte come pratica meditativa.
L’operazione che viene proposta nell’opera è la sostituzione delle parole che formano il mantra. Se normalmente nei mantra le parole corrispondono ad un testo sanscrito che rimanda ad una tradizione scritta nei testi sacri, nella presente opera verranno sostituite con nomi di grandi multinazionali come per esempio: NESTLè, COCACOLA ETC…
Questi nomi di colossi dell’industria saranno cantati con la stessa intonazione tipica dei mantra, e con un sottofondo musicale, anch’esso classico di questo tipo di preghiere.
Quest’opera si compone sulla struttura fonica e musicale di uno dei più popolari mantra su internet. Ho selezionato proprio questo mantra perché mi son imbattuto in lui molte volte durante le mie ricerche. Il testo del mantra è il seguente:
“om lakshmi vigan shri kamala dharigan svaha”.
All’inizio è presente un invocazione a Lakshimi, Dea della felicità e dell’adempimento di tutti i desideri. “L’ascolto di questa preghiera aiuta a raggiungere la felicità” cita il video online.
Il mantra si trova su Youtube postato da numerosi utenti ed è sempre descritto come un mantra “potentissimo” per la ricchezza. Impossibile inoltre trovare la traduzione del testo online, teoricamente sanscrito che infatti non appare tra i mantra sacri. Non sono riuscito a trovare informazioni quindi che attestino l’autenticità di questo mantra ma nonostante ciò è uno dei più popolari ed ascoltato da utenti di tutto il mondo.
Immediato il ragionamento su cosa questi milioni di utenti cerchino dall’ascolto di un mantra come questo, intitolato “Mantra della prosperità e della ricchezza”.
Cercano un benessere spirituale, o qualcosa di molto più materiale?
Insomma risulta chiara l ‘ambiguità di questi video online o almeno la modalità con cui vengono caricati da pagine che evidentemente sono mosse dal profitto. Il tutto è testimoniato nei commenti in fondo ai video, trai quali si possono spesso trovare inserzioni pubblicitarie messe in evidenza dall’utente stesso che ha caricato il mantra. Nonostante sia cosi evidente la menzogna è spiazzante la “spiritualità” con cui le persone si approcciano a questi contenuti.
Tutte le ricerche svolte a riguardo mi hanno mostrato questa sorta di mondo parallelo online, in cui si mischia sacro e profano, verità e finzione, spiritualità e materialismo in una maniera cosi intricata che non si capisce più dove sia la vittima e dove il carnefice. Tutte queste dinamiche sono direttamente proporzionali alle logiche nascoste nei spot pubblicitari e nei meccanismi utilizzati dai colossi dell’industria.
Secondo varie fonti online, il mantra in questione si consiglia di ripeterlo 108 volte, per “una maggiore efficacia”. Proprio per questo motivo l’opera di comporrà del testo cantato 108 volte.
Quest’opera mette in relazione le logiche della comunicazione pubblicitaria con una formula religiosa. Solo all’udito sarà affidato il compito di stimolare lo spettatore. La struttura dell’opera è la preghiera stessa che viene scomposta nelle sue parti e ricomposta differentemente con l’utilizzo di fattori in contrasto con la natura tipica di queste pratiche religiose. L’utilizzo dei nomi delle multinazionali è in forte contrapposizione con quello che sarebbe il messaggio della preghiera. Le parole che ricomporranno il testo originale saranno cantate, in maniera molto simile a come sono pronunciati i mantra, quindi non saranno facilmente riconoscibili. L’opera si propone di creare un corto circuito tra una tradizione religiosa orientale, e degli elementi tipici della cultura capitalista occidentale che entrano in contrasto e in relazione tra loro. All’inizio sembrerà di ascoltare semplicemente un mantra in sanscrito, ma ad un successiva analisi si scoprirà la logica nascosta dentro l’opera. In ogni caso il testo agirà comunque sul nostro inconscio, proprio come un mantra e proprio come i messaggi subliminali. Un’ulteriore livello dell’opera analizza la differenza tra un linguaggio antico e uno moderno.
Testo del mantra:
Vale De Beers Beenetton Shell Mc Donalds
Vale Chicquita Uniliver Nike Cocacola
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Alessandro Matera è nato nel 1994 a Roma.
Attualmente lavora come serigrafo presso il suo laboratorio ad Ostia e porta avanti la sua ricerca artistica multimediale, incentrata sulla potenza dell’immaginazione come chiave di lettura attiva per la percezione della realtà.