OPERA IN CONCORSO | Sezione Scultura/Installazione

 | Cardinale avvolto (dalla serie: Studi sulle virtù dei sacchi)

Cardinale avvolto (dalla serie: Studi sulle virtù dei sacchi)
mista, sacchi di plastica, metallo, gesso
80x170x40

Francesco Petruccelli

nato/a a Milano
residenza di lavoro/studio: Berlin, GERMANY


iscritto/a dal 05 mag 2020

http://www.francescopetruccelli.com


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Descrizione Opera / Biografia


Lo stato finale di elaborazione della materia è immondizia
Lo stato finale di elaborazione della materia è arte
Decidiamo di buttare via un oggetto quando ha esaurito il suo ciclo di possibili utilizzi, quando, dopo aver espletatato tutte le funzioni assegnategli, esso diviene finalmente inutile.
Specularmente si può considerare l’oggetto d’arte come somma massima di significati culturali; l’oggetto d’arte, inteso in senso classico, è sempre perfettamente compiuto: non vi si può aggiungere alcun contenuto.
Sia l’arte che l’immondizia sono la morte della materia, che in queste due produzioni così umane, smette di evolversi, di mutare nelle proprie funzioni e nei significati.
Accumuliamo oggetti d’arte, celebrandone la morte attraverso quella sorta di mummificazione in un mausoleo che è la conservazione museale, e accumuliamo l’immondizia in discariche che crescono anarchicamente e inesorabilmente, templi negativamente grandiosi nella loro mancanza di senso.
E mentre arte e immondizia crescono ogni giorno, il tempo mescola le carte, degradando l’arte a rovina, spreco e trasformando uno scarto in un oggetto che tra mille anni sarà forse riverito come patrimonio culturale.
Negli Studi sulle virtù dei sacchi le prioprietà dei sacchi di plastica si fanno metafora fisica della debolezza umana. Attraverso l’uso di un materiale solitamente utilizzato per i rifiuti, ma la cui superficie lucida ha somiglianze con quella del marmo, l’artista stabilisce l’identità tra arte e immondizia.
Bio:
Francesco Petruccelli, scultore e pittore italiano, ha lavorato come cameraman per alcuni anni e si è laureato in Lettere Moderne prima di trasferirsi a Berlino e dedicarsi all‘arte.
Da allora ha esibito le proprie opere in numerose mostre in Germania e all‘estero.
Nel 2017 è stato invitato alla residenza artistica del Goethe Institut a Bangalore, in India. Nel 2018 si è laureato in Pittura e Scultura presso la Universität der Künste a Berlino e nello stesso anno ha vinto il premio d’arte della fondazione Helmut Thoma.
Nel 2019 ha esibito i suoi lavori nell’Arsenale a Venezia come finalista del Laguna Art Prize e nello stesso anno ha cofondato il Collettivo artistico Intermission Collective, dedito ad implementare l’autonomia degli artisti rispetto ad una mediazione dell’arte sempre più attenta esclusivamente alle logiche del mercato.
La ricerca artistica di Francesco Petruccelli mira a mettere in discussione un’idea di storia come progresso verso più alti valori. Attraverso l’uso frequente di materiali correlati ai rifiuti, l’artista stabilisce analogie tra i massimi traguardi culturali raggiunti dall’uomo e lo stato entropico della materia, quello dell’immondizia.
Alla fine il senso delle cose risiede nella loro pelle.