OPERA IN CONCORSO | Sezione Scultura/Installazione

 | Passaggio

Passaggio
tecnica mista, cemento, acqua, ferro
100x80x40 cm

Giorgia Razzetta

nato/a a
residenza di lavoro/studio: Carrara, ITALIA


iscritto/a dal 05 mag 2020


Under 35


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Passaggio (dettaglio)
tecnica mista, cemento, acqua, ferro
100x80x40 cm

 | Deposizione I

Deposizione I
tecnica mista, specchio, polvere di cemento, scarpe

 | Reperto C - traccia di donna libera

Reperto C - traccia di donna libera
stampa fotografica
50x35 cm ciascuna

Descrizione Opera / Biografia


Nella scultura ”Passaggio” sono visibili le impronte di diverse scarpe; la lastra di cemento è intesa come un frammento di strada, come un punto di passaggio dove si incontrano cammini differenti verso differenti direzioni. Il movimento è dinamicità, è reazione.
Lo spazio vuoto lasciato dalle suole viene in parte colmato dall’acqua, simbolo di purificazione. La sua trasparenza permette di intravedere comunque la sagoma, di osservare ciò che è passato: il vuoto è stato colmato ma resta pur sempre visibile.
Giorgia Razzetta nasce a Genova nel 1991.
Dal 2010 al 2016 frequenta i corsi di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, dove si diploma a pieni voti. Durante gli anni accademici ha avuto modo di accrescere le sue competenze scultoree e artistiche partecipando a tre diverse residenze all’estero: all’Università Mimar Sinan di Istanbul, all’Accademia di Belle Arti di Atene e all’Università di Iwate a Morioka, in Giappone.
Tali esperienze, insieme ad altri viaggi in Oriente, hanno profondamente segnato e influenzato il suo linguaggio artistico che con il tempo si è trasformato, arrivando a coinvolgere materiali e forme sempre più differenti.
Nel 2014 espone una sua opera all’Elgiz Museum of Contemporary Art di Istanbul; nel 2015 è a Venezia, dove partecipa alla mostra Codice Italia Academy, evento collaterale della 56^ Biennale di Venezia. Nel 2016 a Morioka, in Giappone, ottiene la sua prima mostra personale.
Ha preso parte ad esposizioni ed eventi artistici in Italia e all’estero.
Il filo conduttore delle sue produzioni è il concetto di impronta, volto a rappresentare, allo stesso tempo, una presenza passata e un’assenza che resta, immagine di un ricordo fissato nella memoria.
Attualmente, vive e lavora tra Genova e Carrara.