Descrizione Opera / Biografia
“Mothers”
Lievito madre, freddo marmo.
Madre come vita, madre come maestra di vita, madre come sostentamento fisico e morale, madre come madre natura, madre di un destino infausto.
Mothers è un’ opera che muta ed evolve nel tempo seguendo metaforicamente il percorso di un essere umano che nasce, cresce, cerca di trovare la sua posizione nel mondo e muore. L’ elemento scelto per rappresentare questo aspetto della nostra esistenza è il lievito madre. Una scelta non casuale. Il lievito madre è un organismo che si sviluppa con un ciclo vitale simile a quello umano in cui nasce, cresce e rimane stabile per un certo periodo della sua esistenza. Il pane è il sostentamento di quasi la totalità della popolazione mondiale soprattutto nelle situazioni di estrema povertà.
Il pane è vita, guerra e morte.
Il pane è vita. Vita perché a volte rappresenta il cibo per “sfamare” famiglie numerose con poche possibilità economiche.
Il pane è guerra. La storia insegna che le grandi rivoluzione partite dal basso, spesso iniziano da un aumento della farina e di conseguenza del pane. Rivolte per il pane storiche: La presa della Bastiglia 14 luglio 1789 (Rivoluzione Francese); La rivolta a Milano del 1628 descritta dal Manzoni con il ricordo dell’assalto al forno delle grucce; La rivolta a Fermo (1648) a seguito del trasferimento a Roma delle riserve granarie; La rivolta di Fano del 1791; I moti popolari del 1898 detti anche protesta dello stomaco; La Strage del pane a Palermo nel 1944; La rivolta in Tunisia del gennaio 2011.
Il pane è morte. Sì. è anche morte. Morte mafiosa e omertosa. Dove tutti sanno, ma nessuno si oppone. Perfetti cittadini della zona grigia che aiutano il proprio tiranno ad allungare i propri tentacoli su tutta l’economia locale. In che modo le mafie usano il pane per arricchirsi, imporre il loro potere e portare morte? Gestendo forni abusivi in locali fatiscenti e usando come legna materiale di scarto come ad esempio legna presa da bare funebri.
Biografia artista
Ilario Caliendo cerca di analizzare le stranezze e le fobie della vita sociale contemporanea, con un occhio di riguardo all’abuso della rete e alla dipendenza dai social media. I suoi lavori indagano in vari settori quali il copyright, nuove forme artistiche, il trash, peculiarità e allucinazioni visive. Il suo approccio richiama l’atteggiamento poetico e attivista dell’hacker tradizionale e usa l’ironia come mezzo di riflessione.
Curriculum
Educazione
2016 M.A. – Accademia di belle arti di Carrara. Net Art (Laurea Magistrale), Italia.
2013 B.A. – Accademia di belle arti di Carrara. Fine Art (Laurea Triennale), Italia.
Mostre e Festival
Personali
2020
Manuale dell’uomo rispettoso, Galleria Moitre, Torino, Italia
2019
Comfort Zone, Teké Gallery, Carrara, Italia
Collettive e Festival
2018
Final Exhibition, Premio Combat Prize 2018, Museo Civico Giovanni Fattori, Livorno, Italia
Quaderni di Viaggio 2018, Camera Work 2018 – Circuito Off, Ravenna, Italia
Self-Discharge, Lucca, Italia
2017
SetUp, Contemporary Art Fair, gallery spaghettiparty.it, curata da Stefano Monti, Bologna, Italia
Quartiere rizomatico, Group Show, Cantieri Aperti, curata da Daria Filardo, Massa, Italia
2016
MozEx, Mozilla Festival, curata da TATE and V&A, Londra, Inghilterra
Kodra Fresh 2016, curata da Georgia Kourkounaki and Gianna Kali, Kalamaria, Grecia
Final Exhibition, Art Laguna Prize, curata da Igor Zanti, Nappe Arsenale, Venezia
2015
(Online Exhibition) THE WRONG, New Digital Art Biennale, Homeostasis Pavilion, curata da Julia Borges Araña and Guilherme Brandão
Diminished Reality, curata da Domenico Scudero, I Salotti, Carrara