”Sorridi. Sorridi. Volti plastici, felici, maschere. Così, l’animo vero dell’uomo si perde. Tenta di riscoprirsi, l’individuo proietta se stesso verso la disperata ricerca della propria natura. Quale sia il vero volto, quale sia la maschera, non è dato saperlo. Amore, disperato amore si tramuta in odio. Odio profondo. Un uomo perduto alla ricerca di se, incosciente. Dopotutto è illusione. Continua a ridere. È solo un sogno.”
L’idea specifica nasce dal desiderio di rappresentare in chiave visiva quello che è il rapporto con l’io, il subconscio. Tentare quindi di mostrare come attraverso la ricerca del sé si possa in realtà rivivere il rapporto interpersonale. In un ballo accompagnato dal brano Rossetto e Cioccolato di Ornella Vanoni, tento di mostrare un amore al limite dove, la sua doppia natura (animo e animus), si confronta in una competizione senza esclusione di colpi che si conclude con un gesto estremo della parte maschile nei confronti di quella femminile, forse. La violenza, leitmotiv del lavoro video, è spezzato da un contest pop colorato e dalla presenza dell’On. Antonio Razzi immortalato in alcune scene che scorrono su un televisore anni ’80.