Descrizione Opera / Biografia
L’artista predilige nella sua ricerca l’utilizzo di materiali naturali e pone al centro della sua riflessione la sfida che viene giocata sulla terra, nei campi che la sua famiglia coltiva da generazioni.
Pensando che l’agricoltura sia un artificio, rimanda alle forzature che l’uomo applica alla natura per i propri fini utilitaristici. Affinché gli equilibri tra uomo e natura possano perdurare, l’artista auspica che tali forzature possano essere unicamente temporanee. Il campo coltivato diviene quindi metaforicamente un pavimento. L’opera acquisisce un ulteriore valore concettuale, nel momento in cui il fruitore deciderà di calpestare l’installazione, le mattonelle a quel punto, si sgretoleranno tornando ad essere semplicemente terra così come in natura si trova.
Raffaele Vitto è nato a Canosa di Puglia il 15 novembre del 1993. Si è diplomato all’Istituto Statale d’Arte di Cerignola nel 2013. Ha conseguito la laurea di primo livello in Scultura nel 2017 presso l’Accademia di Belle Arti di Bari, dove è attualmente iscritto alla laurea di II livello in Scultura. Il suo lavoro è caratterizzato dal recupero di elementi agresti, appartenenti al proprio vissuto, cui si lega la ricerca dedicata all’oggetto in relazione con lo spazio ambientale.
Ha partecipato alle seguenti attività in campo artistico: ”Schola dei Pugliesi”evento collaterale alla 58esima esposizione d’arte La Biennale di Venezia -Venezia (2019), ”Land Art 50” - Alberobello (2019), “Terrigenum” - Matera (2019), “Nature Matérielle” - Conversano (2019), l’Apulia Land Art Festival, VI edizione (2018), Workshop “Humus, scolpire con gli umori della Terra” (2018),“Materika” - Andria (2018), “G.12” - Trani (2018), “Il Segno della Passione” - Bari, Madrid (2016), “Castello Interno-Esterno” - Mola di Bari(2016).