OPERA IN CONCORSO | Sezione Scultura/Installazione

 | Trame di carta 11.19

Trame di carta 11.19
mista, cemento, carta riciclata e acrilico, cemento e carta su legno
cm 35x34

Sonia Scaccabarozzi

nato/a a Vimercate
residenza di lavoro/studio: Merate, ITALIA


iscritto/a dal 17 apr 2020

https://soniascaccabarozzi.net/


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Descrizione Opera / Biografia


Trame di carta 11.19, fa parte di una serie chiamata ”Trame” che ho inizianto nel 2016 utilizzando il legno, con l’idea di dare tridimensionalità al segno. In quest’opera il segno di carta si contrappone al fondo fatto di cemento, due materiali estremamente diversi, ma compatibili. Le trame rappresentano una stratificazione, una carta dopo l’altra, come un giorno dopo l’altro, un incontro dopo l’altro, una emozione dopo l’altra, un progetto dopo l’altro, insomma la vita.
Sonia Scaccabarozzi, nasce a Vimercate nel 1969, ora vive e lavora in Brianza, a Merate.
Il bisogno di esprimermi attraverso il disegno la porta a frequentare l’Istituto d’Arte di Monza, dove ha la grande fortuna di incontrare AG Fronzoni, designer milanese e maestro di vita. Terminati gli studi, inizia a collaborare come grafica con la casa editrice Electa.
Nel 1996 si avvicina alla scultura e, la scoperta della terza dimensione è una vera e propria rivelazione. Inizia un periodo di ricerca che la porta a sperimentare nuovi materiali; la ceramica è il primo di questi, dal gioiello al vaso alla scultura di grandi dimensioni; nel 2009 realizza la mia prima mostra personale.
Con il tempo inizia a lavorare il legno, la maggior parte delle opere realizzate sono grafico-tridimensionali e di forte impatto cromatico; dall’argilla al legno e dal legno al metallo: nel 2014 impara a saldare ed il ferro diventa il “suo materiale”; realizza sculture e installazioni in ferro che raccontano la vita di tutti i giorni, le emozioni, gli incontri, la luna, il vento.
Nel 2017 pubblica il primo libro “Imperfetti Equilibri”.
Nel 2019 introduce nella sua ricerca un altro materiale, il cemento che lavora con la carta; l’idea è dare tridimensionalità al segno.
Cemento e carta, due materiali opposti che permettono a Sonia di giocare con forme, colori e spessori diversi. Le opere con il legno e con la carta fanno parte di una serie intitolata Trame; oltre ad avere un contenuto grafico, le trame sintetizzano momenti della vita, cambiamenti, sovrapposizioni, incontri, fasi attraversate che lasciano un segno e che portano alla ricerca e scoperta di nuove trame.
Fantasia creativa, frenesia immaginativa, una corrente irrefrenabile di impulsi, un gioco infinito di variazioni, sperimentando ogni configurazione possibile della forma, afferrando e valorizzando ogni connotazione simbolica della materia. Voli pindarici e giochi di associazioni, liberati dal peso della gravità, ma sempre ancorati al fondamento, all’origine della materia. Forme svincolate dal dovere della funzione, ma non svuotate della memoria della provenienza e della consistenza simbolica dei materiali.
La grafica e il disegno sono, per Sonia Scaccabarozzi, solo punti di partenza per avventure artistiche e per esplorazioni degli effetti poetici ed estetici prodotti da inedite combinazioni di materiali e di forme. Un viaggio vissuto come dialogo ininterrotto con la materia, una pratica artistica che interroga la materia e la sua vocazione a generare connessioni simboliche, che chiama la forma a rispondere dei suoi confini fino a lambire l’orizzonte delle sue possibilità. Nelle opere di Sonia incontriamo segni scissi da legami diretti con l’utilità e la funzionalità, ma connessi alla responsabilità della bellezza e all’imperativo dell’originalità. Personalità e sensibilità sono i punti cardinali che orientano la direzione del lavoro di ricerca dell’artista, ma anche un sottile humor ed un tocco di autoironia che restituisce un’aria di intelligente e consapevole leggerezza. Occorre aprirsi all’innocenza del sorriso - sembra suggerirci il lavoro della scultrice - le sue opere, infatti, rivelano una sorta di virtù terapeutica: stimolano il pensiero positivo e l’abbandono di atteggiamenti di chiusura e difesa psicologica. Innescano una salutare, istintiva, apertura alla relazione negli osservatori, inducendo serenità emozionale e purezza ideale, perfetta per fare dell’arte un buon uso sociale e una attitudine morale. Vittorio Raschetti