Descrizione Opera / Biografia
Una nuova dimensione come percezione di uno spazio estraniante dalla realtà e quindi dal passato e presente ma più vicino a un futuro che a sua volta diventa già uno sconvolgimento temporale, accentuato dai volti. I volti non sono volti qualunque ma sono sculture antiche dall’Hermes di Prassitele all’Estasi di Santa Teresa d’Avila di Bernini; anime di epoche diverse messe insieme nel mondo contemporaneo. La carta stagnola copre le pareti e anche i volti accentuando il contrasto tra l’estetica antica delle forme e lo scintillio del materiale che viene identificato con il mondo contemporaneo.
Vincenzo Barba è nato a San Cataldo CL nel 1998 vive e opera a Palermo. Attualmente frequenta il corso di scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo. Ha partecipato a diverse mostre collettive tra cui “ACINQUE”, esposizione sul libro d’artista, Oratorio di San Mercurio, Palermo; “Il mio nome è Gesù”, Galleria A Sud Arte Contemporanea di Realmonte AG; “V Biennale del Libro d’Artista”, Biblioteca di San Domenico Maggiore, Napoli; “Wondertime”, Palazzo della Cultura Catania; “XI Biennale dell’Incisione” Città di Monsummano Terme presso il Museo d’Arte Contemporanea e del Novecento. Ha collaborato alla realizzazione dell’installazione e della performance “Circus Revival” di Marcello Maloberti per Manifesta12 di Palermo; “Mare Fest Vietato Non Toccare” Farm Cultural Park Favara; “Promises” Palazzo della Cultura Catania; “Agatarte – Chiasmo” GAM Galleria d’Arte Moderna Catania. Attualmente collabora con la Galleria Arionte Arte Contemporanea di Catania.