SERIE CORPO IN-FORME
Tommaso Campini descrive il corpo come un fenomeno metamorfico, miscuglio di memorie iconografiche e isterismi contemporanei.
Inesauribile forma potenziale questo organismo trascende l’apparenza, esplode nello spazio richiamando alla mente qualcosa che ha che fare con l’inconscio, con il mistero della coscienza, individuale e collettiva. Il corpo è uno scarabocchio nervoso e aggrovigliato, sempre al limite tra equilibrio e precarietà, diventa strumento estetico propulsore di informazioni sottili, testimone palpitante di memorie storiche. Il corpo è un contenitore che diventa contenuto, è il concreto che diventa astratto, è una parte per il tutto.
BODIES:
Provvisorio e instabile, il corpo rappresentato è un cumulo di frammenti, un puzzle disordinato dell’epidermide, dove l’umano e l’umanità affiorano superficialmente. Deposito archetipico, concentrato di stili emotivi, il corpo nell’immaginario dell’artista è un avatar pittoresco ancorato a livello della realtà.
BIOGRAFIA
Tommaso Campini nasce a Magenta il 15 agosto 1990. Si avvicina alla dimensione artistica all’età di quattordici anni, incoraggiato da un’acquarellista, grazie alla quale sviluppa una prima sensibilità verso il colore.
Frequentando l’Istituto Statale d’Arte di Novara e l’Accademia di Belle Arti di Brera, Tommaso consolida l’interesse per le arti visive, specializzandosi in pittura. Proprio durante il percorso specialistico l’artista affronterà tematiche fondamentali per lo sviluppo della sua poetica, scrivendo del rapporto tra arte e psichiatria. Nel 2011 partecipa come tirocinante presso il dipartimento di salute mentale di Novara dove verrà coinvolto all’interno dei laboratori artistici. L’arte assume per Tommaso un valore fondamentale nei percorsi riabilitativi ed educativi, dove viene impiegata per inibire i pensieri negativi e rafforzare quelli positivi.
Il rapporto tra arte ed educazione assumerà particolare valore nel 2015 quando l’artista diventa docente di arte e immagine nella scuola secondaria di primo grado. In quello stesso anno l’arte figurativa diventa una ricerca fondamentale attraverso la quale l’artista cerca l’umano e l’umanità. L’interesse per la persona, nelle sua accezioni culturali ed antropologiche più svariate spingono Tommaso a cercare volti da tutto il “mondo” dove condensare in nodose e veloci pennellate la bellezza nelle diversità.
Selezionato tra i finalisti del Premio Arte 2015 della Cairo Editore, nel 2017 vince il premio Artista Emergente alla Biennale di Genova. Ha partecipato a diversi concorsi estemporanei e mostre collettive, locali e nazionali e internazionali, presentando i suoi lavori all’estero con la mostra Desire Lines presso “Incentive arts” a Lipsia.
Oggi l’indagine dell’artista si concentra sul corpo, descritto come un fenomeno metamorfico, miscuglio di memorie iconografiche e isterismi contemporanei.